PFAS e insorgenza di patologie professionali, fermiamoli subito!

Questa battaglia la dobbiamo a noi stessi, ai nostri familiari,

ai colleghi deceduti, ai loro parenti ed amici

e alle anime nostre e di tutti loro.

 

Libero Grassi nella sua celebre dichiarazione ci disse:

“Io non sono pazzo: non mi piace pagare. È una rinuncia alla mia dignità di imprenditore!”

 

Ci voleva dire che non si può convivere con la mafia,

infatti e morto a causa di questa.

Parafrasando Libero, oggi vi dico che non possiamo accettare

di convivere all’esposizione a sostanze cancero-genico-tossiche

e accettare di di mettere a rischio la salute o addirittura dare la vita

a causa dell’utilizzo di dispositivi di “protezione” individuale (DPI)

che contengono sostanze pericolose;

da sempre ci viene detto di mettere in sicurezza noi stessi prima di intervenire:

non è giusto che noi mettiamo a repentaglio la nostra salute

per indossare la divisa più amata italiani.

 

Saranno gli stessi italiani a provare ribrezzo per quanto è avvenuto sulla nostra pelle e a sostenerci nell’ennesima battaglia per la vita che vibra nel Vigile del Fuoco.

 

Il presente documento è messo a disposizione di ogni collega

affinché possa compilarlo (nelle parti evidenziate in giallo),

firmarlo ed inviare al suo datore di lavoro la richiesta in esso contenuta.

Prot. (iniziali) 1-2025 Tutela salute e accesso agli atti

Cliccando sul link precedente potrete visionare il documento in formato pdf.

Prot. (iniziali) 1-2025 Tutela salute e accesso agli atti.docx

Sopra il documento in formato word per la compilazione.

Invitiamo tutto il personale all’invio al datore di lavoro,

chi volesse inviare, per conoscienza, anche alla ns. PEC

lo potrà fare contestualmente inviando anche a fisi-vvf@pec.it

 

Ricorderemo al Dipartimento ed ai rappresentanti dello stato

che quanto sta avvenendo è in aperta violazione della dignità umana,

delle normative a tutela della salute

e della LEGGE 25 ottobre 1977, n. 881

(Ratifica ed esecuzione del patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, nonchè del patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, con protocollo facoltativo, adottati e aperti alla firma a New York rispettivamente il 16 e il 19 dicembre 1966)

con particolare riferimento agli artt. n. 1, 7 e 11

 

Aggiorniamo il presente articolo inserendo un link a favore di chi ancora non avesse ben compreso la gravità della situazione: